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| All'età di 14 anni ho conseguito il patentino (all'epoca ancora il foglio verde). A 16 la patente A1 da privatista (teoria e pratica). A 18 ho fatto un esame pratico, con moto dell'autoscuola poichè non possedevo il mezzo adatto, per ottenere la patente A2. Dopo 2 anni, quando ne avevo 20 per chi non è bravo in matematica, ho dovuto fare un ulteriore esame pratico, nello stesso circuito e facendo anche lo stesso percorso su strada, con una moto del tutto simile per dimensioni a quella utilizzata 2 anni prima (per la A2 avevo una orrenda Honda NC 700 versione in teoria naked, per la A una Suzuki V-Strom 650). Si tratta in entrambi i casi di moto che superano i 200 kg di peso, la V-Strom è semplicemente più potente, più lunga e col baricentro più alto. La conclusione, abbastanza prevedibile, del discorso è il fatto che questo secondo esame pare un regalo ad autoscuole e motorizzazioni, ed un ostacolo in più per chi vuole guidare motocicli per strada. Abbastanza dannoso al giorno d'oggi, considerando che incentivi all'impiego di cicli e motocicli potrebbero seriamente ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la circolazione del traffico, specie in città. Ma, come al solito, sembra che queste norme siano fatte senza pensare eccessivamente a cosa è giusto.
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